Impianto geotermico, Come funziona e quanto può durare?

Impianto geotermico

Tra le tecnologie più adatte ad aumentare il livello di comfort domestico troviamo sicuramente un impianto geotermico. E’ un ottimo punto di partenza per garantire temperature calde in inverno e fresche in estate, puntando su una scelta economica e rispettosa verso l’ambiente. Tale soluzione offre un valido aiuto non solo in termini di produzione dell’acqua calda per il riscaldamento, ma anche di quella fredda per l’estate. In un solo impianto si potrà quindi utilizzare un sistema che lavori esattamente come due diversi apparecchi: ovvero un condizionatore e una caldaia.

Le caratteristiche di un impianto geotermico

Ogni struttura geotermica si compone di diversi elementi essenziali. Il primo tra tutti è un processo di captazione del calore. Avviene con tubature che scambiano il caldo sfruttando l’energia termica che proviene dal sottosuolo o dall’acqua. Questi tubi possono essere verticali, quindi interrati in profondità elevate, oppure orizzontali a massimo due metri. Per stabilire quale sia il sistema più idoneo è doveroso valutare le caratteristiche del terreno sul quale di vuole installare l’impianto.

Al centro della struttura troviamo la pompa, che permette di muovere il calore verso l’ambiente interno. Tale ciclo viene invertito nel caso di un ciclo di raffreddamento, necessario nel caso di giornate afose estive. E infine non dimentichiamo il sistema di accumulo e distribuzione del calore. Un impianto di questo tipo è adatto per essere abbinato con terminali che possono lavorare a basse temperature come i pannelli radianti. Sono ideali per riscaldare e rinfrescare in base alle necessità offrendo comfort e grande risparmio energetico. Grazie poi al serbatoio per l’acqua si va a immagazzinare il caldo per poi distribuirlo in casa. Eventualmente si possono integrare impianti solari termici o le caldaie a condensazione.

Come deve essere il terreno?

Il geotermico può essere reso disponibile su tutto il territorio italiano, anche se è sempre opportuno fare le doverose ricerche preventive. Serve infatti conoscere come si presenta il sottosuolo prima di usarlo come fonte di calore. Per questo step iniziale doveroso è utile chiedere aiuto a tecnici specializzati che potranno ottenere tutte le informazioni del caso e dare i consigli necessari sul tipo di impianto geotermico ideale.

Va detto che si tratta di una scelta che può tranquillamente adattarsi ai nuovi edifici, ma anche per quelli esistenti. Questi ultimi richiederanno maggior attenzione perché bisogna verificare la disponibilità di spazio per allestire il cantiere e per le sonde.

Quanto dura l’impianto e quali sono i vantaggi?

Per riuscire a capire la durata media di un sistema geotermico è necessario verificare da vicino le sue componenti. Per esempio le pompe di calore hanno una vita media di 15-20 anni; durano diverse decine di anni le sonde e i pannelli radianti possono arrivare a quasi 20-30 anni. Ma il capitolo più importante è legato ai benefici che si possono ottenere:

  • Ridurre i costi del 60% rispetto all’uso di una caldaia a metano;
  • Ottenere energia termica gratuita per un funzionamento per 365 giorni l’anno;
  • Ridurre le emissioni inquinanti e nello specifico di CO2;
  • Unire in un solo impianto la funzione di riscaldamento e raffreddamento;
  • Sfruttare una lavorazione silenziosa che richiede pochi interventi di manutenzione;
  • Non inquinare i terreni poiché all’interno delle sonde vi sono liquidi antigelo completamente atossici.