Di energia geotermica forse oggi non si parla abbastanza, almeno in Italia, dove l’interesse è spesso spostato su altre energie rinnovabili. A livello mondiale però il geotermico rappresenta la quarta fonte per la produzione di energia e anche il nostro paese, nonostante forse qualcuno se ne sia dimenticato, ha parecchio da dire sul tema.
Energia geotermica in Italia
In Italia c’è una secolare tradizione nello sfruttamento del geotermico, basti pensare alle terme, anche nell’antichità. Già nel 1287 a Larderello, in Toscana, si facevano evaporare le acque boriche per estrarre i sali in esse contenute. Per arrivare alla prima perforazione geotermica d’Italia bisognerà però arrivare al 1832, quando con rudimentali pozzi artesiani e trivelle improvvisate si raggiunse la profondità di una decina di metri. Oggi può sembrare irrisoria, ma per l’epoca non lo era.
Dopo altri 100 anni avvenne il primo grosso sondaggio a 267 metri di profondità, che generò un soffione in gran parte dalla potenza imprevista e difficilmente imbrigliabile: una portata di circa 220 t/h, con una pressione di 4,5 bar e una temperatura di 205 gradi centigradi. Ancora più potente fu poi l’esplosione avvenuta nel 1972 nel campo geotermico di Travale-Radicondoli sempre in Toscana, ad una profondità di circa 700 metri, capace di sviluppare una portata di circa 370 t/h di vapore.
Sempre a Larderello, nel 1904 il principe Ginori Conti accese cinque lampadine mediante una dinamo azionata da un motore che utilizzava come fonte energetica alternativa il vapore endogeno e pochi anni dopo, nel 1913 vide la luce proprio nel territorio pisano la prima centrale geotermoelettrica, dotata di un primo gruppo a turbina da 250 Kw, con la prima immissione in rete dell’energia prodotta, che avvenne l’anno seguente, nel 1914. Tra le curiosità il fatto che anche la turbina era Made in Italy, ad opera della meccanica Tosi.
Geotermico, le aree più interessanti d’Italia
Le zone geotermali tra le più interessanti d’Italia sono quelle dei Colli Euganei, in Veneto, nell’area di Grado in Friuli dove sono stati perforati pozzi utilizzati per il riscaldamento di edifici, nel ferrarese dove nel sottosuolo si sviluppa un sistema di falde noto come la dorsale ferrarese, nei campi Flegrei e sull’isola d’Ischia, ad Alcamo e Sciacca nella Sicilia occidentale, sulle isole Eolie e su quella di Pantelleria.
Lungo l’arco alpino e delle pre-alpi sono poi presenti varie sorgenti di acqua calda, che in alcuni casi vengono utilizzate per dei bagni termali.
Anche se l’Italia, per caratteristiche del suo territorio e per scelte economiche e tecnologiche non è oggi tra i leader nello sfruttamento delle potenzialità energetiche del geotermico ha senza dubbio una lunga storia nel settore e questo è un punto di forza anche per le aziende che oggi si muovono nel proporre sul territorio impianti geotermici e pompe di calore aria-acqua per riscaldamento e raffrescamento efficienti, ecologici ed economici.
L’energia geotermica è sotto ai nostri piedi, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 per 365 giorni l’anno. Si tratta di un’energia del tutto gratuita, che non necessita di complicate manutenzioni e permette di risparmiare fino all’80% nella propria bolletta. La geotermia è la fonte energetica più pulita a nostra disposizione per climatizzare gli ambienti, inoltre è molto sicura, visto che non necessita di combustioni.